teatro comunale san teodoro

POLLICINO

SPETTACOLO SELEZIONATO DA NEXT – LABORATORIO DELLE IDEE 2017/2018

Per bambini dagli 8 anni

Stagione 2018-19

domenica 21 Ottobre

ore 15.00

regia Giacomo Ferraù
drammaturgia Giacomo Ferraù e Giulia Viana
con Andrea Pinna, Libero Stelluti, Giulia Viana
con l’amichevole partecipazione video di Valentina Scuderi e Chiara Stoppa
e di Vittoria e Duong che prestano voce e corpo a Frugolo
disegno luci Giuliano Almerighi
scene Giuliano Almerighi, Luca Negri, Lucia Rho
costumi Sara Marcucci – We We Wardrobe
assistente alla regia Dario Muratore
coreografie Riccardo Olivier / Fattoria Vittadini
illustrazioni Libero Stelluti
progetto video Riccardo Calamandrei – Animazione video Riccardo Calamandrei, Giulia Viana la collaborazione artistica Ferdinando Bruni e Francesco Frongia
e Francesco Givone / Zaches Teatro per il burattino scoiattolo
organizzazione e distribuzione Elisa Binda
supporto organizzativo Michele Balistreri Produzione Eco di fondo con la collaborazione di Campo Teatrale

pollicino

Pollicino ha le gambe corte, ma il passo svelto. Pollicino ha la memoria breve, ma una profonda saggezza. Il nostro Pollicino è diventato grande, non di statura, ma di età. Come succede a tutte le persone che cominciano ad invecchiare, anche lui ha iniziato incurvarsi e a rimpicciolire ogni giorno di più. Tuttavia, essendo sempre stato una persona, diciamo, di statura piccola ma molto piccola, insomma ridotta, il suo rimpicciolimento è molto più evidente. Pollicino ha un figlio alto, molto alto: il boscaiolo, con cui non è mai andato molto d’accordo. Un giorno però, padre e figlio si ritrovano sulla strada di casa…

Pollicino nasce dal desiderio di avvicinare il giovane pubblico al tema della terza età, per tentare di rompere quel meccanismo naturale per cui un bambino “non diventerà mai vecchio, solo più grande”. C’è un altro obiettivo: fare in modo che la forma e i contenuti dello spettacolo possano abbracciare anche un pubblico di adulti, per interrogarci con un altro frequentissimo tema dell’essere umano, ovvero diventare “genitori dei propri genitori”.
Per il boscaiolo soprattutto, vivere sotto lo stesso tetto con lo scorbutico ed ormai anziano papà Pollicino sarà occasione di scontro, ma anche successivamente di riappacificazione.

Lo spettacolo racconta con i toni spesso leggeri e divertenti, talvolta scuri e melanconici di una fiaba, temi attuali legati all’anzianità, la perdita della memoria a breve termine, i dubbi dei figli sulla scelta di accompagnare i propri genitori in una casa di riposo, l’amore nella terza età, la vicinanza tra la senilità e la prima infanzia, gli acciacchi e le malattie, l’avvicinarsi della fine e la consapevolezza di questo appuntamento.

 
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