teatro comunale san teodoro

BRAVO FEDERICO!

“Verso i sei, sette anni ero convinto che ci fossero due vite, una con gli occhi aperti e l’altra con gli occhi chiusi.”
Federico Fellini, Il libro dei sogni

 

da una idea di Pia Mazza, Arianna Pollini, Marta Rusconi, Letizia Torelli
con Arianna Pollini, Marta Rusconi, Letizia Torelli
regia di Pia Mazza, Arianna Pollini
drammaturgia di Arianna Pollini
scenografia e costumi di Antonella Cattaneo, Pia Mazza, Marta Rusconi, Letizia Torelli
produzione Teatro San Teodoro

 

età 5 – 99

 
 

SCHEDA DELLO SPETTACOLO

 

Rispondendo all’invito di AFA (Associazione Famiglie Audiolesi di Cantù) a pensare ad uno spettacolo accessibile ed inclusivo, abbiamo mosso i primi passi alla ricerca di un linguaggio teatrale in cui il parlato non fosse predominante assoluta dello spettacolo.
Consapevoli che nella maggior parte delle produzioni di prosa spetta alla parola il compito di guidare il racconto, ci siamo domandate come si debba strutturare uno spettacolo che voglia usare forme di linguaggio più inclusive. Partendo da questo interrogativo abbiamo cominciato a contemplare l’idea di un teatro fatto di immagini evocative e significanti. Il nostro pensiero si è così rivolto al mondo onirico, interessante serbatoio di immagini di questo tipo.

In questa fase di licenza creativa è emerso Federico Fellini come possibile protagonista dello spettacolo, avendo egli vissuto tutta la sua vita a stretto contatto con il suo mondo onirico. Il nostro è un Federico Fellini bambino immerso in un mondo in cui il piano della realtà e quello del sogno sono sempre mischiati.

Gli aspetti della vita del regista che abbiamo catturato non intendono rispettare la sua biografia, ma piuttosto vogliono creare un’atmosfera che diventi pretesto per la narrazione e da cui emergano, come dalla nebbia, figure dal sapore felliniano.

 

SINOSSI

Ti è mai capitato di sognare? Ti ricordi i tuoi sogni? Allora ricorderai anche che lì tutto è possibile.
Federico, il bambino protagonista dello spettacolo, vive in un mondo in cui il piano della realtà e quello del sogno sono sempre mischiati. Se dapprima questa sua tendenza è un ostacolo perché gli impedisce di essere efficiente a casa, a scuola e nello sport, nel corso del racconto il suo mondo onirico diventa per lui una risorsa.

A poco a poco raggiunge la consapevolezza che quel mondo è fonte di creatività: un percorso iniziatico che lo porterà a fare di questo talento il suo lavoro. Grazie alla guida sapiente della nonna, che lo sprona a coltivare la sua naturale attitudine all’immaginario, alla fine del racconto Federico sarà un uomo cresciuto pronto a mettere nei suoi film le immagini fiorite nel suo mondo onirico.

La sorgente del nostro potenziale creativo sta là, nella mente non conscia, e Federico Fellini è per noi un riferimento importante perché ha creduto in questo potenziale e con un atto di coraggio lo ha difeso e portato nella sua arte.
Un invito a vivere più a stretto contatto con i nostri sogni e a difendere e sostenere quella parte più intima di noi che guida i nostri passi nella vita affinché ci si realizzi nel rispetto della nostra natura.

Tre attrici in scena in un’atmosfera anni 50 che evoca un immaginario dal sapore felliniano. Come nei sogni, in cui tutti i sensi sono sollecitati, così nello spettacolo, profumi, luci, colori, immagini, suoni rivitalizzano il mondo dei sensi troppo spesso, sulla scena, subordinato al primato del linguaggio verbale.

 

DIDATTICA

La visione dello spettacolo potrà essere accompagnata da un laboratorio didattico volto ad offrire ai ragazzi spunti di riflessione sul mondo dei sogni. Partendo dal patrimonio onirico di ciascuno si indagheranno e riscopriranno le emozioni per diventare consapevoli della loro presenza e del loro valore nella vita.

 

 

Contatti:

info@teatrosanteodoro.it
Arianna 3383570708 

 

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